Vergogna Ipernity / Shame on you, Ipernity

Quando iniziai questo blog decisi di utilizzare Ipernity come servizio di hosting per le immagini: l'interfaccia era gradevole, il servizio gratuito e chiunque poteva scaricare le immagini nel formato che più gli piaceva. Nell'aprile del 2013 le condizioni di servizio sono cambiate all'improvviso e senza preavviso: nessuno può più scaricare immagini gratuitamente, neppure io. Il mio lavoro di anni è rimasto in possesso di Ipernity e le mie immagini sono ostaggio del loro sito: o pago o non posso né riprendermele né consentire ai visitatori di queste pagine di scaricarle. Sto, faticosamente, recuperando i file da fortunosi backup, facendo di nuovo le scansioni mancanti e sostituendo le immagini sui post; piano, piano tutto sarà sul mio Google Drive e di nuovo liberamente scaricabile.
Meditate, gente.



mercoledì 24 novembre 2010

Toshiba T3200 (1988)


Toshiba T3200 (1988)

Se otto chili e mezzo vi sembrano pochi, provate a portarlo sulle spalle per qualche ora. Per non dir nulla del video a fosfori arancione.

Il testo dice:

It takes guts to turn a laptop into a desktop.
Most desktop computer are entirely too big and too clumsy to make it off the desk, to say nothing of making it out of the office.
But with the lightweight portable Toshiba T3200, that's no longer a problem.
We've squeezed everything you'd expect from a powerful desktop computer into a light, slender 19-pound portable - packaged to go.
It has two built in IBM-compatible expansion slots for networking and mainframe communications. A 12MHz 286 microprocessor for high-speed data handling. A 40MB hard disk for quick, easy access to all your applications. A 720KB, 3 1/2" diskette drive. And a full mega-byte of RAM that's expandable to 4MB for memory that can rival even the most muscular desktops around.
It even comes with a built-in EGA gas plasma display and an EGA monitor port - standard features that some desktops consider optional extras.
Yet, it gives you the freedom to go anywhere your work takes you - from your boardroom to your living room.


Cioè:

Ci vuole fegato per trasformare un PC portatile in un PC da scrivania.
La maggior parte dei PC da scrivania è decisamente troppo grande e troppo goffo per spostarlo dalla scrivania, per non dire nulla di usarlo fuori dall'ufficio.
Ma col leggero portatile Toshiba T3200 non è più un problema. Abbiamo costretto tutto quello che vi aspettereste da un potente PC da tavolo in un leggero e sottile portatile da 8 chili e mezzo - impacchettato per portarlo in giro.
Ha due slot di espansione compatibili IBM per la connettività di rete e la comunicazione con un mainframe. Un microprocessore 286 a 12 MHz per elaborare velocemente i dati. Un disco rigido da 40 MB per un accesso facile e veloce a tutti i vostri applicativi. Un lettore di dischetti da 720 KB da 3 pollici e 1/2. E un intero mega-byte di RAM, espandibile a 4 per una memoria che può rivaleggiare col più muscoloso PC da scrivania che c'è in giro.
Viene addiritura fornito di un display EGA al plasma e di una porta EGA - caratteristiche standard che qualche PC da scrivania considera opzioni extra.
E tuttavia vi dà la libertà di andare ovunque vi porti il vostro lavoro - dalla sala riunioni al vostro salotto.



domenica 21 novembre 2010

S.T. Dupont Lighters (1973)


S.T. DUPONT Lighters (1973)

C'era un tempo in cui di cinese avevamo solo le stampe e le lacche...

Il testo dice:
Chinese lacquer originated so many centuries ago that even the Chinese have forgotten when.
Obviously, it was an age when people had the time to apply coat after coat of lacquer by hand. And to spend hours hand-polishing the lacquer between each coat.
They even had the time to appreciate the result.
The deep, glowing colors. The finish so flawless its seemed almost liquid to the touch.
Today the art of Chinese lacquer is rightly considered too extravagant for all but a few things.
For example, the S.T. Dupont lighter.
LIGHTERS IN CHINESE LACQUER

Cioè:
La laccatura cinese è stata inventata così tanti secoli fa che anche i Cinesi hanno dimenticato quando.
Ovviamente era un'epoca in cui le persone avevano il tempo di applicare a mano uno strato di lacca dopo l'altro. E di passare ore levigando a mano la lacca tra ciascuno strato.
E avevano addirittura il tempo di apprezzare il risultato.
I brillanti colori intensi. La finitura così liscia che al tatto sembrava quasi liquida.
Oggi l'arte della laccatura cinese è ritenuta giustamente troppo stravagante per quasi tutti gli oggetti, tranne alcuni.
Per esempio, per gli accendisigari S.T. Dupont.
ACCENDISIGARI IN LACCA CINESE


sabato 20 novembre 2010

San Giorgio (1943)


https://drive.google.com/file/d/0B-I-2gftBN19ZDZSVHMyWXluQkU/edit?usp=sharing

L'antica banca genovese o l'associazione degli scaricatori del porto di Genova?

venerdì 19 novembre 2010

Pentax ES (1973)



Un clic sull'immagine per visualizzarla (e scaricarla) nelle dimensioni originali

Il testo dice:
The sure one.
It's here! The long-awaited Asahi Pentax ES world's first SLR camera with a fully automatic electronic shutter.
This means it selects and controls variable shutter speeds from 8 to 1/1000 seconds.
This means you don't make mistakes!
But go see the ES for yourself. Pick it up. Examine it. Marvel at its extraordinary engineering. You'll see why we call it the sure one. It's as foolproof as a camera can be.
Cioè:
Quella sicura.
È qui! La tanto attesa Asahi Pentax ES, la prima macchina fotografica SLR con un otturatore completamente automatico.
Questo vuol dire che seleziona e controlla velocità dell'otturatore da 8 a 1/100 di secondo. Questo vuol dire che voi non farete errori!
Ma guardatela da voi. Prendetela in mano. Esaminatela. Meravigliatevi della sua straordinaria ingegnerizzazione. Capirete perché la chiamiamo 'quella sicura'. È tanto a prova d'errore quanto può esserlo una macchina fotografica.

sabato 6 novembre 2010

Polaroid Type 668 film (1978)


Polaroid Type 668 film (1978)

Ancora una pubblicità della Polaroid, per gli amanti delle fotocamere che, mi hanno fatto scoprire, hanno ancora un largo uso e si possono trovare tuttora su ebay.
Questa è una foto particolare: no, non è una pellicola ad infrarosso, ma l'uso è proprio quello di rilevare la temperatura di un corpo.
Per vedere il risultato di una foto con una fotocamera termica di oggi (un po' costosa, a dir la verità...) guardate questo post sul blog di Marco Pedani.

Il testo dice:
The Johnsons thought their fuel bills were going through the roof.
They weren't too far wrong.
This Polaroid instant picture shows the Johnsons' beloved homestead caught in the act of wasting their hard-earned heating dollars. More specifically, it shows a dramatic heat loss through the roof. And significant losses through the walls and windows. It also shows the Johnsons exactly where to put extra insulation to save money on their fuel bills. (It even tells them where extra insulation isn't needed.)
This helpful photograph was shot from an infrared scanner display during a survey conducted by CertainTeed Corporation. ( They're one of a growing number of companies in the insulation field that make use of this technique.) The scanner translates the exterior heat values of a building into a range of colors (warm: white through red; cool: green through black) which pinpoint heat loss areas, and which form the basis for extremely accurate temperature readings. It's important to make a faithful, long-lasting record of these colors for future reference by the building owner. And it's easy. The survey operator simply records the image from the infrared scanner on Type 668 Polacolor 2 (one of Polaroid's 15 professional instant films). And since he gets his finished print in seconds, he can check its color fidelity against the scanner before he leaves the site.
This photograph may look odd to some people, but the Johnsons think it's the best picture ever taken of their home.

Cioè:
I Johnson pensavano che la loro bolletta per il riscaldamento stesse andando alle stelle.
E non avevano tutti i torti.
Questa istantanea mostra la beneamata magione ripresa mentre dissipa i loro sudatissimi dollari del riscaldamento. Per esser precisi, mostra una eccezionale perdita di calore dal tetto. E perdite significative dalle finestre e dai muri. E mostra anche ai Johnson dove aggiungere dell'isolamento per risparmiare sui soldi della bolletta. (E mostra persino dove non c'è bisogno di un isolamento ulteriore)
Questa utile foto è stata scattata durante un controllo effettuato dalla CertainTeed Corporation. (Una delle sempre più numerose aziende nel campo dell'isolamento termico che fa uso di questa tecnica.) Lo scanner traduce i valori della temperatura esterna di un edificio in una serie di colori (caldo: dal bianco al rosso; freddo: dal verde al nero) che indicano le zone di perdita di calore e che formano le basi di una lettura accurata della temperatura. E' importante eseguire una documentazione fedele e durevole di questi colori come riferimento futuro da parte del proprietario della casa. Ed è semplice. Chi fa il controllo registra semplicemente l'immagine dello scanner su una pellicola Polacolor 2 Tipo 668 (una delle 15 pellicole professionali Polaroid). E dato che ottiene la sua stampa finale in pochi secondi, può confrontare la fedeltà dei colori con lo scanner prima di lasciare il luogo dell'indagine.
Questa foto può sembrar strana a qualcuno, ma i Johnson la giudicano la miglior foto mai scattata alla loro casa.
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