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martedì 5 ottobre 2010

G. Amaldi, Materia e Antimateria (1965)


G Amaldi, Materia e Antimateria (1965) rid 15

Dalla seconda di copertina:

Illustrando i più recenti risultati delle esperienze sugli elementi costitutivi della materia, questo libro si propone di mostrare come le concezioni che formano la base delle teorie quantistiche, i tentativi che da anni vengono fatti per costruire una valida teoria delle forze che agiscono nell'interno del nucleo atomico, la ricerca delle proprietà delle particelle e delle antiparticelle che sono state via via scoperte, siano una logica conseguenza della evoluzione delle nostre conoscenze sperimentali e non il prodotto di astratte speculazioni. Uno degli scopi fondamentali del libro sarà raggiunto se il lettore, giunto alla fine, si sarà convinto della necessità di accogliere le nuove concezioni, ideate allo scopo di descrivere i fenomeni che si svolgono a una scala enormemente più piccola di tutto ciò che è accessibile alla nostra diretta percezione. Il libro, che parte dalla aspirazione dei filosofi greci a ricondurre tutta la materia a pochi elementi fondamentali, termina con un interrogativo: "Esiste antimateria nell'Universo?". Nel venticinque secoli che separano quell'aspirazione da questo interrogativo gli scienziati, in un susseguirsi di ricerche, hanno stabilito l'esistenza delle molecole e degli atomi i quali sono risultati, a lor ' o volta, composti di particelle più piccole. Oggi ci troviamo di fronte a una trentina di cosiddette "particelle elementari". L'enigma della materia è così ridotto a quello delle ultime particelle. Il compito dei fisici del futuro trovare risposta anche a questa domanda.


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