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martedì 1 ottobre 2013

Feininger, Il libro della fotografia (1973)



La versione italiana, pubblicata per la prima volta da Garzanti nel 1961, dell'originale Successful Photography (1954).
Dalla quarta di copertina:
Il famoso «manuale» di Feininger, uno dei più grandi fotografi viventi, partendo dall'ABC, ripetendo spesso quel che potrebbe non essere assimilato alla prima lettura, non soltanto insegna ciò che si deve fare, ma anche ciò che «non si deve fare» per ottenere buone fotografie. Quando il lettore ha finito il libro, la fotografia non ha più segreti per lui. Non sa soltanto mettere a fuoco, comporre un’inquadratura, sviluppare una pellicola, stampare un ingrandimento: tutto questo, in fondo, si può imparare alla bell’e meglio anche senza uno studio accurato. Feininger insegna qualcosa di più: a influire sul soggetto, a disporre le luci, a improvvisare una camera oscura in casa, a riconoscere i difetti di un apparecchio usato, a trarre da una pellicola, da un obiettivo o da un filtro effetti impensabili. E, soprattutto, a «non sbagliare»
• Andreas Feininger si è laureato in architettura e, dopo aver lavorato per un anno a fianco di Le Corbusier, si è specializzato nella fotografia industriale e architettonica. Fotografo di «Life» dal 1943, è stato il pioniere della «picture-story» americana. Tra i suoi libri, considerati dei classici da professionisti e dilettanti, ricordiamo anche Il libro della fotografia a colori - La nuova tecnica della fotografia - Il mondo come io lo vedo, tutti editi da Garzanti.
La copertina è di Fulvio Bianconi.

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