Vergogna Ipernity / Shame on you, Ipernity

Quando iniziai questo blog decisi di utilizzare Ipernity come servizio di hosting per le immagini: l'interfaccia era gradevole, il servizio gratuito e chiunque poteva scaricare le immagini nel formato che più gli piaceva. Nell'aprile del 2013 le condizioni di servizio sono cambiate all'improvviso e senza preavviso: nessuno può più scaricare immagini gratuitamente, neppure io. Il mio lavoro di anni è rimasto in possesso di Ipernity e le mie immagini sono ostaggio del loro sito: o pago o non posso né riprendermele né consentire ai visitatori di queste pagine di scaricarle. Sto, faticosamente, recuperando i file da fortunosi backup, facendo di nuovo le scansioni mancanti e sostituendo le immagini sui post; piano, piano tutto sarà sul mio Google Drive e di nuovo liberamente scaricabile.
Meditate, gente.



sabato 26 ottobre 2013

Croce, Breviario di Estetica



Dalla "Avvertenza" di Benedetto Croce:
Per la solenne inaugurazione, celebrata nell’ottobre del passato anno, del Rice Institute, la nuova e grande Università di Houston nel Texas, io fui invitato dal presidente, prof. Edgar Lovett Odell, a tenere alcune lezioni sopra i temi che formano argomento di questo volumetto, e che dovevano offrire agli ascoltatori come una orientazione sui problemi capitali dell’Estetica. Essendomi scusato a cagione delle mie faccende che m’impedivano d’imprendere un lungo viaggio al golfo del Messico, l’invito mi fu, con somma cortesia, replicato nella forma, che mi si dispensava dal viaggio corporale e si richiedeva il solo «manoscritto» delle lezioni, da tradursi in inglese (come poi è stato fatto) per essere inserite nei volumi commemorativi della festa inaugurale. Così, in pochi giorni, composi questo «Breviario di Estetica», dapprima con non altro intento che di adempiere all’impegno preso, e poi, a lavoro finito, non senza qualche mio compiacimento mentale, perché mi parve che in esso avessi non solo condensato i concetti più importanti dei miei volumi anteriori sul medesimo argomento, ma anche espostili con migliore nesso e maggiore perspicuità che non nella mia Estetico., vecchia ormai di dodici anni. E un altro sentimento si affacciò nel mio animo: cioè che le quattro lezioni, raccolte in un volumetto, potrebbero essere utili ai giovani che si volgono allo studio della poesia e, in genere, dell’arte; e fors’anche entrare in loro servigio nelle scuole secondarie, come lettura di aiuto agli insegnamenti letterari e filosofici. Perché a me sembra che l’Estetica, quando sia abilmente insegnata, introduca forse meglio di ogni altra disciplina filosofica, all’apprendimento della filosofìa, non essendoci materia che svegli cosi presto l’interesse e la riflessione dei giovani, come l’arte e la poesia: laddove la Logica, che presuppone l’esercizio delle indagini scientifiche, rimane per essi, nella più parte delle sue teorie, troppo astratta; e l’Etica (almeno in Italia, dove per ben note ragioni storiche manca lo stimolo che lo spirito religioso esercita sulla meditazione dell’umano destino) suona di solito come un noioso predicozzo,• e la cosiddetta «Psicologia », piuttosto che avviamento, è sviamento dalla filosofia. I problemi dell’arte, invece, conducono più agevolmente e spontaneamente, non solo ad acquistare l’abito della speculazione, ma anche a far prelibare la logica, l’etica e la metafisica; perché, per non dir altro, intendere: la relazione di contenuto e forma nell’arte è cominciare a intendere la sintesi a priori, intendere quella d’intuizione ed espressione è venir superando il materialismo e insieme il dualismo spiritualistico; intendere l’empiricità delle classificazioni dei generi letterari e delle arti è acquistare un barlume della differenza tra il procedere naturalistico e quello filosofico; e via discorrendo. Comunque, sarà forse codesta una mia illusione, nata da poca pratica della scuola secondaria (della quale infatti non posseggo che i lontani, e pur vicini, ricordi del tempo in cui vi appartenevo come scolaro, e sopra essi soltanto mi fondo), ma tale illusione mi ha persuaso, nel pubblicare in italiano le mie lezioni di America, a lasciarle includere dall’amico Laterza nella sua nuova «collezione scolastica», alla quale auguro buona fortuna.

Napoli, capodanno del 1913.

B. C.

Nessun commento:

Posta un commento

_____________________________________


Disclaimer


Vintage ads are shown here in fair use context. Every image is © by its original company or artist. This site does not endorse any advertisement.