Vergogna Ipernity / Shame on you, Ipernity

Quando iniziai questo blog decisi di utilizzare Ipernity come servizio di hosting per le immagini: l'interfaccia era gradevole, il servizio gratuito e chiunque poteva scaricare le immagini nel formato che più gli piaceva. Nell'aprile del 2013 le condizioni di servizio sono cambiate all'improvviso e senza preavviso: nessuno può più scaricare immagini gratuitamente, neppure io. Il mio lavoro di anni è rimasto in possesso di Ipernity e le mie immagini sono ostaggio del loro sito: o pago o non posso né riprendermele né consentire ai visitatori di queste pagine di scaricarle. Sto, faticosamente, recuperando i file da fortunosi backup, facendo di nuovo le scansioni mancanti e sostituendo le immagini sui post; piano, piano tutto sarà sul mio Google Drive e di nuovo liberamente scaricabile.
Meditate, gente.



giovedì 30 dicembre 2010

Coricidin (1958)



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Contro i malanni di stagione.
Ma Duane Allman, della Allman Brothers Band, ne faceva un uso 'particolare'. Vedere QUI.

lunedì 27 dicembre 2010

Ansaldo (1985)



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Dopo 42 anni, una nuova pubblicità dell'Ansaldo. Qui la precedente.
Non succede a tutti di avere clienti così.
Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica, sta scrivendo, assieme ai maggiori scienziati europei del CERN di Ginevra, il capitolo più importante nel settore della fisica delle alte energie. Ansaldo ha contribuito a questo grande progetto di innovazione tecnologica fornendo magneti e dipoli superconduttori. Anche in questo modo Ansaldo è presente in campo internazionale.


sabato 25 dicembre 2010

Linus Gennaio (1978)


Linus Gennaio Front Cover (1978)

Guardando la copertina di Linus l'immagine della natività risulta leziosetta anziché no.
Se però si apre la rivista completamente, ecco che il mondo di Enzo Lunari esplode in tutta la sua dimensione reale.

Linus Gennaio  Front & Back cover (1978)

venerdì 24 dicembre 2010

Fiat 126 Personal 650 [b] (1978)


Fiat 126 Personal 650 [b] (1978)
Questa è l'ultima pubblicità, trovata di recente, sulla Fiat 126.
Non ne ho mai posseduta né guidata una.
E non ho mai posseduto né guidato una qualsiasi altra auto Fiat...

Il testo dice:

La Fiat 126 continuerà ad essere un buon affare per voi anche quando diventerà di qualcun altro.
Una Fiat si svaluta meno di ogni altra automobile. Ed è anche, nella sua classe, l'auto che costa meno: non solo quando la comperate, ma anche per la benzina (22 km con un litro), il bollo, l'assicurazione, il garage, l'autostrada, i pezzi di ricambio e la manutenzione, che sarà minima perché una 126 è semplice e molto robusta. Verniciata coi metodo più moderno d'Europa, resiste meglio alla corrosione.
Lunga tre metri, larga un metro e trenta, una 126 Personal è maneggevole sempre: 650 cmc di cilindrata le garantiscono un'ottima ripresa e maggiore elasticità di funzionamento. L'interno è confortevole, rifinito con cura in velluto e moquette.
Una Fiat 126 vi offre il servizio "Ci pensa Fiat": prezzo "chiavi in mano" garanzia integrale per 12 mesi, vettura sostitutiva gratuita quando le riparazioni in periodo di garanzia durano più di tre giorni, garanzia di tre mesi sulle riparazioni a pagamento, "filo diretto Fiat" per risolvere ogni problema tecnico. Una 126 si può comprare anche a rate Sava.
Fiat 126 Personal/650. Come te non c'è nessuna.


giovedì 23 dicembre 2010

Fiat 126 Personal 650 [a] (1978)


Fiat 126 Personal 650 [a] (1978)

Il testo dice:

Una 126 va dove c'è una autostrada, una via, un viottolo, un sentiero.
Lunga tre metri, larga un metro e trenta, una 126 Personal è stabile e comoda, maneggevole sempre: 650 cmc di cilindrata le garantiscono un'ottima ripresa e maggiore elasticità di funzionamento.
L'intemo è confortevole, rifinito con cura in velluto e moquette.
Nella sua classe, una 126 è l'automobile che costa meno: non solo quando la comperate, ma anche per la benzina (22 km con un litro), il bollo, l'assicurazione, il garage, l'autostrada, i pezzi di ricambio e la manutenzione, che sarà minima perché una 126 è semplice e molto robusta. Verniciata coi metodo più moderno d'Europa, resiste meglio alla corrosione.
Una Fiat 126 vi offre il servizio "Ci pensa Fiat": prezzo "chiavi in mano" garanzia integrale per 12 mesi, vettura sostitutiva gratuita quando le riparazioni in periodo di garanzia durano più di tre giorni, garanzia di tre mesi sulle riparazioni a pagamento, "filo diretto Fiat" per risolvere ogni problema tecnico. Una 126 si può comprare anche a rate Sava.
Fiat 126 Personal/650. Come te non c'è nessuna.


mercoledì 22 dicembre 2010

Fiat 126 Personal [b] (1977)


FIAT 126 Personal [b] (1977)

Il testo dice:
Fiat 126 Personal:
da oggi sarà più facile per un giovane farsi strada.
"Per me la macchina deve essere facile da guidare, robusta e non deve costare troppo. Deve cavarsela al meglio nel traffico cittadino ed essere capace di lunghi viaggi comodi e poco costosi."
Bene, ciò che tu chiedi è in un certo senso l'auto ideale e noi con le nuove 126 nelle versioni "base", Personal e Personal 4, ci siamo andati molto, molto vicino.
Facile da guidare perché piccola, almeno all'esterno, e compatta. Robusta senz'altro, perché nasce da un collaudo di oltre 4 milioni di esemplari.
E per il costo tieni conto che oggi è la macchina che fa spendere meno.
In città la 126 Personal non ha rivali, ed è superprotetta dai piccoli urti e dalle graffiature, per via dei paraurti anche sui fianchi.
Il confort poi è garantito da un raffinato interno tutto rivestito di velluto e moquette con sedili molto imbottiti a schienale reclinabile e cristalli posteriori apribili a compasso.
Considera che il consumo a 60 km/h è di appena un litro ogni 22 chilometri. La 126 Personal è caratterizzata dal cuscino posteriore asportabile per avere una maggiore versatilità d'impiego e due tasconi rigidi portaoggetti sui passaruote.
La Personal 4 ha invece il sedile posteriore normale, cioè non asportabile.
Tutte le nuove 126 hanno ora i freni maggiorati, l'alternatore in luogo della dinamo e gli ammortizzatori piú morbidi.
126 Personal. Amica della città.


martedì 21 dicembre 2010

FIAT 126 Personal [a] (1977)


FIAT 126 Personal [a] (1977)

Il testo dice:
1^ assoluta nel rally:
"Casa, ufficio, scuola, negozi e ritorno"
Meno male che per muoversi in città esiste una macchina come la 126 Personal. Pensate solo al problema dei posteggio, per esempio. Bene, con la 126 Personal il posteggio è piccolo così: 313 centimetri di lunghezza per 138 di larghezza.
Ma non solo, perché la robusta protezione circolare, ovvero i paraurti sulle fiancate, permette di affrontare in tutta tranquillità anche i posteggi più difficili, per non parlare del raggio di sterzata della 126 che è di metri 4,30.
Ma la nuova 126 nelle versioni "base", Personal e Personal 4 ha degli altri vantaggi che sottolineano la sua tipica funzione di auto da città: i freni maggiorati, l'alternatore in luogo della dinamo e gli ammortizzatori più morbidi. Inoltre si sa che il consumo è limitatissimo.
Le 126 Personal e Personal 4 hanno anche i paraurti laterali, rivestimenti in velluto e moquette e sono arricchite nelle dotazioni interne come i sedili anteriori con schienale reclinabile e i cristalli posteriori apribili a compasso; la prima (vedi foto) è inoltre caratterizzata da un cuscino posteriore asportabile e da due tasconi rigidi sui passaruote.
FIAT 126 Personal. Amica della città.

lunedì 20 dicembre 2010

N. Tommaseo, Dizionario della lingua italiana (1977)


N. Tommaseo, Dizionario della lingua italiana (1977)

Novantamila lire per tutte quelle parole? Un vero affare!

sabato 18 dicembre 2010

W. S. Maugham, Vacanze di Natale (1956)



Per i curiosi: il prezzo di copertina era 250 lire, circa 13 centesimi di euro.

Dalla seconda di copertina:
William Somerset Maugham è oggi uno degli scrittori stranieri che hanno maggiormente conquistato la simpatia dei lettori italiani; e certo la sua arte cosí eclettica e così raffinata, pur nel tono schiettamente popolare, è quel che meglio occorre per conquistare un pubblico come il nostro, tagliato alla migliore scuola romantica. Con Vacanze di Natale Maugham ritorna a quell'arte realistica dalle forti tinte drammatiche che coltivò nei primi tempi della sua carriera di romanziere, quando scrisse il famoso Schiavo d'amore. Vi ritorna però con la mano alleggerita dalla lunga esperienza di ironia fatta in questi ultimi anni a spese della società britannica: l'Autore narra la vicenda di tre sciagurate scorie umane venute a contatto, per un complesso di circostanze fatali, con un inglese di raffinata educazione il quale, durante le vacanze di Natale, visita Parigi per la prima volta. Un nuovissimo panorama dei bassifondi parigini si rivela agli occhi del lettore che trarrà da queste pagine, nobilmente umane e morali, una piú profonda esperienza di vita. Vacanze di Natale è l'opera della perfetta maturità artistica di Maugham ed è stato giudicato da molti critici il suo capolavoro.

venerdì 17 dicembre 2010

P.S.I. e MacIntosh (1985)



Non sono certo della data, ma il MacIntosh uscì nel 1984. Chissà se quelli della Apple erano d'accordo nell'uso 'politico' della loro creatura rivoluzionaria.

mercoledì 15 dicembre 2010

Ansaldo (1943)



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mercoledì 8 dicembre 2010

ITC (1989)



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I primi telefoni cellulari che ho visto risalgono a quest'anno 1989. Erano due Toshiba in dotazione ai due top sales manager dell'azienda in cui lavoravo. Al tempo ci sembravano solo un inutile e costo status symbol.

Il testo dice:
Introducing the word's first cellular computer.
Now cellular communication is more than just a talk.
Get all the power of portable computing and the convenience of cellular communications too. Meet the ITC 286 CAT from Intelligence Technology Corporation. It's two technologies in one efficient package, ready to work at a remote jobsite or an office downtown.
This unique patented portable offers fail-safe transmission. The built-in cellular telephone and error-correcting modem let you trust valuable data to the cellular network - even during hand-off and channel changes.
And it provides more than 2 hours of battery-powered operation, automatically converting to 110/220V or to 12V for in-vehicle use. Batteries can even be recharged during operation.
The ITC 286 CAT is IBM PC/AT -compatible and features 12 MHz processing, 640K memory, a high-speed hard disk drive, a high-resolution EGA screen, full-size keyboard and more. The numeric keypad and built-in speakerphone simplify your voice and data calls. A headset and cellular telephone handset are included for more versatility. And it all comes in an easy-to-carry case.
For a complete workstation just take along a portable printer. Or connect with other ITC 286 CATs for an instant mobile LAN. It's a brand new way to keep your company on the move.
If you thought cellular communications was all just a lot of talk, we invite you to hear and see more about this technological merger. ITC made a remote possibility reality.

Cioè:
Vi presentiamo il primo computer cellulare al mondo.
Adesso la comunicazione cellulare non è più solo chiacchiere.
Sfruttate tutta la potenza di un computer portatile ed anche l’opportunità della comunicazione cellulare. Venite a conoscere l’ITC 286CAT della Intelligence Technology Corporation. È due tecnologie in un unico efficiente dispositivo pronto a lavorare nell’ufficio in centro o in un posto di lavoro remoto.
Questo portatile, unico e brevettato, vi fornisce una trasmissione a prova d’errore. Il telefono cellulare integrato e il modem a correzione d’errore vi consentono di affidare dati sensibili alla rete cellulare – anche quando operate senza mani o cambiate canale.
E vi offre più di 2 ore di uso con le sole pile, con la conversione automatica a 110 o 220 volt o a 12 volt se lo usate in un’auto. Le batterie possono essere addirittura ricaricate durante l’uso.
L’ ITC 286 CAT è compatibile con gli IBM PC/AT ed è dotato di un processore a 12 MHz, 640 K di memoria, un disco rigido ad alta velocità, un video EGA ad alta risoluzione, una tastiera a dimensione intere e molto altro ancora. Il tastierino numerico e un dispositivo viva voce rendono più semplici le comunicazioni vocali o dati. Una cuffia e una cornetta telefonica sono incluse per una maggiore versatilità. E tutto questo viene fornito in un contenitore facile da trasportare,
Per avere una postazione di lavoro completa basta che abbiate con voi una stampante portatile. Oppure potete connettervi con altri ITC 286 CAT per creare all’istante una LAN mobile. Questo è un modo nuovissimo di gestire la vostra azienda mentre siete in giro.
Se pensavate che la telefonia cellulare fosse solo un sacco di chiacchiere, vi invitiamo a vedere e sentire di più di questa fusione di tecnologie. ITC ha fatto di una possibilità remota una realtà.

venerdì 3 dicembre 2010

Perkin-Elmer UNIX (1985)


Perkin-Elmer UNIX (1985)

UNIX? Cosa essere UNIX?

Il testo dice:
Inutile cercare oltre.
La Perkin Elmer annuncia la miglior implementazione di UNIX System V
XELOS, l'implementazione Perkin Elmer di UNIX System V consente di avere un sistema con risposta ineguagliata.
Inoltre, offre la totale libertà e disponibilità dei software applicativo sotto UNIX, dall'Office Automation a qualsiasi pacchetto decisionale o gestionale.
Abbiamo ottimizzato il kernel per dare il massimo dai nostri superminimi 3200, sfruttando a fondo la nostra architettura di 128 registri a 32-bit. La serie 3200, grazie ad un I/0 di sino a 40MB/sec. garantisce le prestazioni desiderate. Con il MenuMaker, guida a menu, l'utilizzo diventa ancora più semplice e friendly. Se cercate UNIX standard ad alte prestazioni, la risposta c'è: XELOS.


mercoledì 24 novembre 2010

Toshiba T3200 (1988)


Toshiba T3200 (1988)

Se otto chili e mezzo vi sembrano pochi, provate a portarlo sulle spalle per qualche ora. Per non dir nulla del video a fosfori arancione.

Il testo dice:

It takes guts to turn a laptop into a desktop.
Most desktop computer are entirely too big and too clumsy to make it off the desk, to say nothing of making it out of the office.
But with the lightweight portable Toshiba T3200, that's no longer a problem.
We've squeezed everything you'd expect from a powerful desktop computer into a light, slender 19-pound portable - packaged to go.
It has two built in IBM-compatible expansion slots for networking and mainframe communications. A 12MHz 286 microprocessor for high-speed data handling. A 40MB hard disk for quick, easy access to all your applications. A 720KB, 3 1/2" diskette drive. And a full mega-byte of RAM that's expandable to 4MB for memory that can rival even the most muscular desktops around.
It even comes with a built-in EGA gas plasma display and an EGA monitor port - standard features that some desktops consider optional extras.
Yet, it gives you the freedom to go anywhere your work takes you - from your boardroom to your living room.


Cioè:

Ci vuole fegato per trasformare un PC portatile in un PC da scrivania.
La maggior parte dei PC da scrivania è decisamente troppo grande e troppo goffo per spostarlo dalla scrivania, per non dire nulla di usarlo fuori dall'ufficio.
Ma col leggero portatile Toshiba T3200 non è più un problema. Abbiamo costretto tutto quello che vi aspettereste da un potente PC da tavolo in un leggero e sottile portatile da 8 chili e mezzo - impacchettato per portarlo in giro.
Ha due slot di espansione compatibili IBM per la connettività di rete e la comunicazione con un mainframe. Un microprocessore 286 a 12 MHz per elaborare velocemente i dati. Un disco rigido da 40 MB per un accesso facile e veloce a tutti i vostri applicativi. Un lettore di dischetti da 720 KB da 3 pollici e 1/2. E un intero mega-byte di RAM, espandibile a 4 per una memoria che può rivaleggiare col più muscoloso PC da scrivania che c'è in giro.
Viene addiritura fornito di un display EGA al plasma e di una porta EGA - caratteristiche standard che qualche PC da scrivania considera opzioni extra.
E tuttavia vi dà la libertà di andare ovunque vi porti il vostro lavoro - dalla sala riunioni al vostro salotto.



domenica 21 novembre 2010

S.T. Dupont Lighters (1973)


S.T. DUPONT Lighters (1973)

C'era un tempo in cui di cinese avevamo solo le stampe e le lacche...

Il testo dice:
Chinese lacquer originated so many centuries ago that even the Chinese have forgotten when.
Obviously, it was an age when people had the time to apply coat after coat of lacquer by hand. And to spend hours hand-polishing the lacquer between each coat.
They even had the time to appreciate the result.
The deep, glowing colors. The finish so flawless its seemed almost liquid to the touch.
Today the art of Chinese lacquer is rightly considered too extravagant for all but a few things.
For example, the S.T. Dupont lighter.
LIGHTERS IN CHINESE LACQUER

Cioè:
La laccatura cinese è stata inventata così tanti secoli fa che anche i Cinesi hanno dimenticato quando.
Ovviamente era un'epoca in cui le persone avevano il tempo di applicare a mano uno strato di lacca dopo l'altro. E di passare ore levigando a mano la lacca tra ciascuno strato.
E avevano addirittura il tempo di apprezzare il risultato.
I brillanti colori intensi. La finitura così liscia che al tatto sembrava quasi liquida.
Oggi l'arte della laccatura cinese è ritenuta giustamente troppo stravagante per quasi tutti gli oggetti, tranne alcuni.
Per esempio, per gli accendisigari S.T. Dupont.
ACCENDISIGARI IN LACCA CINESE


sabato 20 novembre 2010

San Giorgio (1943)


https://drive.google.com/file/d/0B-I-2gftBN19ZDZSVHMyWXluQkU/edit?usp=sharing

L'antica banca genovese o l'associazione degli scaricatori del porto di Genova?

venerdì 19 novembre 2010

Pentax ES (1973)



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Il testo dice:
The sure one.
It's here! The long-awaited Asahi Pentax ES world's first SLR camera with a fully automatic electronic shutter.
This means it selects and controls variable shutter speeds from 8 to 1/1000 seconds.
This means you don't make mistakes!
But go see the ES for yourself. Pick it up. Examine it. Marvel at its extraordinary engineering. You'll see why we call it the sure one. It's as foolproof as a camera can be.
Cioè:
Quella sicura.
È qui! La tanto attesa Asahi Pentax ES, la prima macchina fotografica SLR con un otturatore completamente automatico.
Questo vuol dire che seleziona e controlla velocità dell'otturatore da 8 a 1/100 di secondo. Questo vuol dire che voi non farete errori!
Ma guardatela da voi. Prendetela in mano. Esaminatela. Meravigliatevi della sua straordinaria ingegnerizzazione. Capirete perché la chiamiamo 'quella sicura'. È tanto a prova d'errore quanto può esserlo una macchina fotografica.

sabato 6 novembre 2010

Polaroid Type 668 film (1978)


Polaroid Type 668 film (1978)

Ancora una pubblicità della Polaroid, per gli amanti delle fotocamere che, mi hanno fatto scoprire, hanno ancora un largo uso e si possono trovare tuttora su ebay.
Questa è una foto particolare: no, non è una pellicola ad infrarosso, ma l'uso è proprio quello di rilevare la temperatura di un corpo.
Per vedere il risultato di una foto con una fotocamera termica di oggi (un po' costosa, a dir la verità...) guardate questo post sul blog di Marco Pedani.

Il testo dice:
The Johnsons thought their fuel bills were going through the roof.
They weren't too far wrong.
This Polaroid instant picture shows the Johnsons' beloved homestead caught in the act of wasting their hard-earned heating dollars. More specifically, it shows a dramatic heat loss through the roof. And significant losses through the walls and windows. It also shows the Johnsons exactly where to put extra insulation to save money on their fuel bills. (It even tells them where extra insulation isn't needed.)
This helpful photograph was shot from an infrared scanner display during a survey conducted by CertainTeed Corporation. ( They're one of a growing number of companies in the insulation field that make use of this technique.) The scanner translates the exterior heat values of a building into a range of colors (warm: white through red; cool: green through black) which pinpoint heat loss areas, and which form the basis for extremely accurate temperature readings. It's important to make a faithful, long-lasting record of these colors for future reference by the building owner. And it's easy. The survey operator simply records the image from the infrared scanner on Type 668 Polacolor 2 (one of Polaroid's 15 professional instant films). And since he gets his finished print in seconds, he can check its color fidelity against the scanner before he leaves the site.
This photograph may look odd to some people, but the Johnsons think it's the best picture ever taken of their home.

Cioè:
I Johnson pensavano che la loro bolletta per il riscaldamento stesse andando alle stelle.
E non avevano tutti i torti.
Questa istantanea mostra la beneamata magione ripresa mentre dissipa i loro sudatissimi dollari del riscaldamento. Per esser precisi, mostra una eccezionale perdita di calore dal tetto. E perdite significative dalle finestre e dai muri. E mostra anche ai Johnson dove aggiungere dell'isolamento per risparmiare sui soldi della bolletta. (E mostra persino dove non c'è bisogno di un isolamento ulteriore)
Questa utile foto è stata scattata durante un controllo effettuato dalla CertainTeed Corporation. (Una delle sempre più numerose aziende nel campo dell'isolamento termico che fa uso di questa tecnica.) Lo scanner traduce i valori della temperatura esterna di un edificio in una serie di colori (caldo: dal bianco al rosso; freddo: dal verde al nero) che indicano le zone di perdita di calore e che formano le basi di una lettura accurata della temperatura. E' importante eseguire una documentazione fedele e durevole di questi colori come riferimento futuro da parte del proprietario della casa. Ed è semplice. Chi fa il controllo registra semplicemente l'immagine dello scanner su una pellicola Polacolor 2 Tipo 668 (una delle 15 pellicole professionali Polaroid). E dato che ottiene la sua stampa finale in pochi secondi, può confrontare la fedeltà dei colori con lo scanner prima di lasciare il luogo dell'indagine.
Questa foto può sembrar strana a qualcuno, ma i Johnson la giudicano la miglior foto mai scattata alla loro casa.

sabato 30 ottobre 2010

Maxtor drive (1987)


Maxtor drive (1987)

Il 'creativo' gioca sul doppio significato di drive: guidare [to drive] e hard disk [drive].
Maxtor ci dice di non avere paura ad usare i suoi hard disk da ben 120 Mega Byte.

Il testo dice:
When you drive Maxtor, the limits simply don't apply.
You see, our 120MB and 160MB Winchesters, even our 800MB optical drive are now available for your PC applications.
Each one comes as part of a SpeedStor plug-and-play mass storage subsystem from our new subsidiary, Storage Dimensions.
And each is engineered for easy installation as well as full compatibility with DOS, Novell and Xenix.
Now if you're a little nervous about driving 120MB or more, relax. We've been doing it for years. In fact, we've supplied more 5 1/4-inch 100MB+ drives than the rest of the industry combined.
So don't accept any limits.
And drive your PCs as far as they can go.

Cioè:
Quando guidate Maxtor semplicemente i limiti non si applicano.
Sapete, i nostri dischi Winchester da 120 MB e da 160MB, ed anche i nostri dischi ottici da 800 MB, sono ora disponibili per le vostre applicazioni sul PC.
Ciascuno viene fornito come parte del sottosistema di memorie di massa plug-and-play da parte della nostra nuova sussidiaria, la Storage Dimensions.
E ciascuno è ingegnerizzato per essere installato con facilità e insieme per una compatibilità completa con DOS, Novell e Xenix.
Quindi, se siete un po' nervosi a guidare a 120MB o più, rilassatevi. Noi lo abbiamo fatto per anni. Infatti abbiamo fornito più dischi da 5 pollici e 1/4 di oltre 100 MB di tutti gli altri produttori messi insieme.
E allora non accettate limiti.
E guidate i vostri PC tanto lontano quanto possono andare.

mercoledì 27 ottobre 2010

Philips Televideo (1986)


Philips Televideo (1986)

Il testo dice:
Nuovi orizzonti nella ricezione Tv
Televideo: il sistema rivoluzionario che ci consente di essere sempre tempestivamente informati su ogni evento della nostra epoca.
Philips, guardando al futuro, ha già da tempo predisposto non solo una serie di TVColor in grado di ricevere le trasmissioni RAI del servizio televideo, ma anche uno speciale televisore dotato di una stampante interna che riproduce su carta le informazioni trasmesse.

Più efficienza nella comunicazione aziendale
I nuovi Computer Philips sono compatibili con tutti i sistemi, reti di comunicazione e mainframe.
Ciò favorisce una più efficiente comunicazione aziendale, consentendo la trasmissione di documenti e la consultazione di banche dati.
La funzionalità dei Personal Computer Philips è completata da una vasta gamma di programmi, realizzati per tutte le necessita professionali.


domenica 24 ottobre 2010

IMB Personal Computer (1983)


IBM PC (1983)


Ma ci pensate: "una memoria di utilizzo che raggiunge i 640 Kbyte" e addirittura, se ne avete la necessità, anche un disco fisso!

Il testo dice:
Ore e ore passate sui libri contabili e registri IVA: ecco cosa vogliono dire le tasse.
Ora puoi tirare un sospiro di sollievo, perché, c'è un amico pronto a darti una mano: il Personal Computer IBM
Così piccolo da stare sulla tua scrivania, tanto grande da aiutarti a risolvere tutti i tuoi problemi di tasse. E non solo quelli.
Perché il Personal Computer IBM può fare di tutto: riceve dati, calcola, fa statistiche, registra, controlla, archivia e stampa.
E non è necessario essere un addetto ai lavori per imparare ad usarlo.
Vedrai, in poche ore diventerete ottimi amici. Perché, ragiona come te. Vuoi metterlo alla prova? Vai da un concessionario IBM per il Personal Computer IBM. Il tuo piccolo grande amico ti sta aspettando.

Il Personal Computer IBM contiene un microprocessore a 16 bit e una memoria di utilizzo che raggiunge i 640 Kbyte. E, grazie ai dischi fissi, la capacità massima di memoria del sistema è dì 21 Mbyte in linea. Inoltre, puoi facilmente collegarti con un altro Personal Computer IBM, con elaboratori più potenti e con la rete dei Centri Servizi Elaborazione Dati della IBM.


giovedì 21 ottobre 2010

Le FIAT (1975)


Le Fiat (1975)


Il testo dice:

Cosa sono capaci di fare le Fiat

Ogni anno si investono nel mondo somme enormi per studi sull'automobile: si cerca il sistema per costruirle meglio e le ragioni tecniche dei guasti meccanici, si vuole stabilire la loro durata e si studia come renderle più sicure. Lo scorso anno da queste indagini svolte in tutto il mondo sono emerse valutazioni estremamente positive per le vetture Fiat.

Le Fiat sono capaci di durare di più. Una prova condotta dal Governo Svedese ha rivelato che una Fiat comprata oggi ha la probabilità di durare in Svezia almeno 10 anni e mezzo (e la Svezia è un Paese dove l'inverno dura 6 mesi).

Le Fiat sono capaci di dare meno fastidi meccanici. In un'altra prova effettuata dal Touring Club svizzero è risultato che delle 34 marche di automobili esaminate, l'80% aveva accusato guasti meccanici, nel corso di un anno, con maggior frequenza delle Fiat.

Le Fiat sono capaci di fare concorrenza alle migliori marche dei mondo. In un terzo studio in cui si mettevano a confronto tutte le automobili attualmente vendute sul mercato americano, la Fiat 128 veniva classificata la migliore "subcompact" oggi in circolazione.

Le Fiat sono capaci di consumare meno delle altre. In una prova appena ultimata in Finlandia, la Fiat 126 ha realizzato il minor costo per chilometro che sia mai stato registrato in questa prova. In un articolo pubblicato recentemente in Francia, è stato sottolineato che le Fiat, prese in gruppo, consumano meno benzina delle automobili di qualsiasi altra marca; si badi bene: non questo o quel modello, ma l'intera gamma Fiat nel suo insieme.

Perché sono capaci di farlo

Perché oggi le Fiat sono difese in tutte le parti principali della carrozzeria mediante nuovissimi ed efficaci trattamenti antiruggine e anticorrosione.

Perché le Fiat sono oggi le uniche vetture in Europa ad essere prelevate ogni giorno a caso dalle linee di montaggio e collaudate su strada per 50 km.

Perché ogni nuovo motore Fiat, prima di essere messo in produzione, viene sottoposto ad una prova "non stop" di 1000 ore: si tratta del collaudo più lungo e severo del mondo.

Perché la Fiat è la prima delle industrie automobilistiche a rendere ogni lavoratore responsabile per il controllo di qualità: il costo di questo tipo di controllo, personalizzato al massimo, è il più alto.

Di "perché" tecnici dell'attuale superiore qualità delle vetture Fiat ve ne sono tanti altri, ma siamo convinti che la vera personalità di una Fiat non può essere circoscritta o codificata da un'indagine. Si tratta infatti di un sorprendente senso di sicurezza e di piacere a guidare che si può provare soltanto mettendosi al volante di una Fiat. Di qualunque modello e cilindrata.

sabato 16 ottobre 2010

BASF FlexyDisk (1986)


BASF FlexyDisk (1986)

In basso a sinistra i vecchissimi floppy da 8 pollici; a destra invece la nuova generazione dei floppy da 3 pollici e 1/2.

Il testo dice:

Esperti dei più svariati campi d'attività scelgono i FlexyDisk BASF perché devono avere l'assoluta certezza della disponibilità dei risultati del loro lavoro al 100% ed in qualsiasi momento.
La sicurezza totale e la quasi illimitata durata d'impiego dei FlexyDisk BASF sono il risultato della competenza tecnologico-scientifico della BASF: un'azienda leader in campo internazionale nei settori della chimica e della fisica.
Il FlexyDisk BASF ha conquistato una posizione di spicco grazie a:
l'impiego di materiali ottenuti con più recenti tecnologie
lo sviluppo di avanzate tecniche di produzione
i metodi scientifici in base ai quali durante il processo di produzione si effettuano continui controlli e prove
la scrupolosità con la quale ogni singolo FlexyDisks viene nuovamente testato prima di lasciare lo stabilimento.
Il rendimento dei futuri microcomputer si moltiplicherà. Per questo la ricerca BASF è impegnata nello studio di nuove tecnologie di memorizzazione con densità di registrazione fino a 20 volte superiore:
strati sottili di pigmento
sottilissimi fogli metallici
supporti magneto-ottici a doppia faccia.


venerdì 15 ottobre 2010

Olivetti M20 (1984)


Olivetti M20 (1984)

Olivetti, la grande promessa dell'informatica italiana...


Il testo dice:

1984: Orwell ha sbagliato

Ricordate quella favola del "Grande Fratello" che nell'anno di disperazione 1984 avrebbe dovuto spiarci, controllarci, stringerci nelle sue potenti spire elettroniche che tutto sapevano e nulla sbagliavano?. Bene: è rimasta una favola: quel vecchio signore che aveva in uggia la tecnologia e che rispondeva al nome di Orwell ha sbagliato predizione, ha peccato di miopia. Certamente, si potrebbe anche ipotizzare che lo sviluppo tecnologico, spaventato dagli esiti lì dipinti, sia corso ai ripari invertendo la rotta. Comunque il corso della storia è andato in direzione opposta: la nuova rivoluzione industriale è la rivoluzione dell'informazione distribuita, dei piccoli strumenti dalle grandi capacità: dei "Fratelli" che si rimpiccioliscono sino a diventare "amici personali", personal friends, personal computer. Ecco cosa la pessimistica visione di 0rwell non aveva previsto: il computer d'uso quotidiano pensato per risolvere i mille problemi che ci angustiano; progettato per semplificare il lavoro, per ridurre la fatica, per mettere a disposizione di tutti tutte le informazioni che rendono la vita più a misura d'uomo. In sintesi, non aveva previsto Olivetti M20, che nelle sue diverse e nuove versioni allontana sempre più il funesto traguardo a cui Orwell ci aveva condannati.

mercoledì 13 ottobre 2010

Maxell FD (1987)


Maxell FD (1987)

Ancora una delle pubblicità della Maxell con i robot.

Il testo dice:
When computers get down to business, they move up to Maxell.
Maxell was first to provide you with 5 ¼" high density floppy disk. Just another example of how we keep you a step ahead.

Cioè:
Quando i computer scendono negli affari, salgono a Maxell.
Maxell è stata la prima a fornirvi floppy disk da 5 ¼" ad alta densità. Ancora un esempio di come vi facciamo stare un passo avanti.



martedì 5 ottobre 2010

G. Amaldi, Materia e Antimateria (1965)


G Amaldi, Materia e Antimateria (1965) rid 15

Dalla seconda di copertina:

Illustrando i più recenti risultati delle esperienze sugli elementi costitutivi della materia, questo libro si propone di mostrare come le concezioni che formano la base delle teorie quantistiche, i tentativi che da anni vengono fatti per costruire una valida teoria delle forze che agiscono nell'interno del nucleo atomico, la ricerca delle proprietà delle particelle e delle antiparticelle che sono state via via scoperte, siano una logica conseguenza della evoluzione delle nostre conoscenze sperimentali e non il prodotto di astratte speculazioni. Uno degli scopi fondamentali del libro sarà raggiunto se il lettore, giunto alla fine, si sarà convinto della necessità di accogliere le nuove concezioni, ideate allo scopo di descrivere i fenomeni che si svolgono a una scala enormemente più piccola di tutto ciò che è accessibile alla nostra diretta percezione. Il libro, che parte dalla aspirazione dei filosofi greci a ricondurre tutta la materia a pochi elementi fondamentali, termina con un interrogativo: "Esiste antimateria nell'Universo?". Nel venticinque secoli che separano quell'aspirazione da questo interrogativo gli scienziati, in un susseguirsi di ricerche, hanno stabilito l'esistenza delle molecole e degli atomi i quali sono risultati, a lor ' o volta, composti di particelle più piccole. Oggi ci troviamo di fronte a una trentina di cosiddette "particelle elementari". L'enigma della materia è così ridotto a quello delle ultime particelle. Il compito dei fisici del futuro trovare risposta anche a questa domanda.


domenica 3 ottobre 2010

Polaroid (1983)


Polaroid (1983)

Ancora una pubblicità Polaroid, in italiano, però.

Il testo dice:

Con la fotografia immediata Polaroid non ci sono limiti alle vostre possibilità espressive. Polaroid è oggi più che mai strumento integrante della comunicazione.
I sistemi Polaroid trasformano i segnali del computer in bellissime stampe positive immediate. Forniscono lucidi a colori per proiezione con lavagna luminosa, stampe di grande formato da diapositiva tradizionale 35 mm e documentazioni fotografiche in genere per i più differenziati utilizzi professionali. Subito.
Tutto questo è possibile grazie ai 32 diversi tipi di pellicola Polaroid a sviluppo immediato, utilizzabili sia con i sistemi fotografici Polaroid che con le più sofisticate apparecchiature elettroniche.
Con il sistema di registrazione immediata Polaroid si ottengono fotografie perfettamente incise e ricche di dettaglio, a colori o in bianco e nero, in molti formati fino a 20x25 cm; da allegare a rapporti, per favorire la comunicazione, per documentazione o archiviazione in genere.
Senza ricorrere a laboratori esterni per lo sviluppo e senza necessità di elaborazioni in camera oscura, con notevole risparmio di tempo e denaro.


venerdì 1 ottobre 2010

Pentax ES II (1974)



Pentax ES II (1974)

Il testo dice:
New, electronic, altogether creative camera. Because you don't have to fuss with details, you have more time to compose your picture.
You simply set the aperture. The camera itself determines the exact shutter speed: 1/23 sec., 1/997 sec., whatever is just right. Any speed between 1/1000 and 8 seconds.
Then you press the button. When you rewind, you'll have a whole spoolful of perfect pictures, perfect exposures. Isn't this the camera you've been waitinq for?
Cioè:
La nuova camera, elettronica e tuttavia creativa. E dato che non vi dovete preoccupare dei dettagli, avete più temo per comporre la foto.
Voi fissate semplicemente l'apertura. La fotocamera determina da sola la velocità dell'otturatore: 1/23 di secondo, 1/997 di secondo, qualunque sia il valore appropriato. Qualsiasi velocità, tra 1/1000 e 8 secondi.
Poi premete il pulsante. Quando ribobinate, avrete una raccolta di immagini perfette, di esposizioni perfette. Non è questa la macchina fotografica che stavate aspettando?

sabato 25 settembre 2010

Polaroid SX-70 e Celestron (1975)


Polaroid SX 70 and Celestron  (1975)

Non so se davvero qualcuno ci abbia provato; l'idea è affascinante. Nel '75 avere una polaroid della Luna senza dover passare una notte in camera oscura a svilupparsi la pellicola e poi, la notte dopo, a stamparla non era comunque una cosa che un 'purista' avrebbe accettato. Pregiudizi?


Il testo dice:

Now you can get heavenly close-ups like this,on the spot.
With the SX-70.
All you need is a telescope and a telescope adapter for the Polaroid SX-70 Land Camera. And you can photograph the moon, sun and planets (not to mention such earthbound subjects as a mountain goat on an inaccessible crag, or the ornamentation on a building 3 miles away).

With the adapter, you can attach the SX-70 to almost any telescope. This provides a number of advantages, particularly for amateur astronomers:
With our single-lens reflex as the telescope eyepiece, you are assured that your photograph will include the entire viewing field.
Time exposures of up to 14 seconds are long enough for almost all planetary photography.
SX-70 Land film delivers highly accurate color reproduction under a wide variety of atmospheric and exposure conditions. (One solar authority calls it "the most true rendition of the hydrogen-alpha color that I have yet to see"). And because the film has virtually no grain, enlargements and reproductions of excellent quality can be obtained.
Finally, because astro-photography is susceptible to so many problems (such as atmospheric changes and telescope vibrations) it's especially comforting to be able to see your photograph on the spot. If something has gone wrong, you can re-shoot to correct it. Instead of simply mooning about.
For full data on the telescope adapter for the SX-70, write to Robert T Little Co., P.O. Box E, Brooklyn, N.Y. 11202.
Another use for the Polaroid SX-70 Camera.


Cioè:

Adesso puoi fare al volo scatti ravvicinati come questo. Con la SX-70.
Ti serve solo un telescopio e un adattatore per la Camera di Land Polaroid SX-70. E puoi fotografare luna, sole e pianeti (per non parlare di certi soggetti terrestri come una capra di montagna su un dirupo inaccessibile o un qualche ornamento su un edifici a 5 chilometri di distanza.
Con l’adattatore si può collegare la SX-70 a quasi tutti i telescopi. E questo dà molti vantaggi, specie agli astronomi non professionisti.
Con la nostra reflex a singola lente come oculare del telescopio avete la garanzia che la vostra foto includa tutto il campo visivo.
I tempi di esposizione fino a 14 secondi sono sufficientemente lunghi per tutti i tipi di fotografia planetaria.
La pellicola Land della SX-70 fornisce una riproduzione del colore accuratissima sotto un ampio raggio di condizioni atmosferiche e di esposizione. (Una delle autorità nel campo ‘solare’ la definisce “la miglior resa del colore nelle righe alfa dell’idrogeno che io abbia mai visto”). E dato che la pellicola virtualmente non ha grana, si possono ottenere ingrandimenti e copie di qualità eccellente.
Infine, dato che l’astro-fotografia è suscettibile di così tanti problemi (come i cambiamenti atmosferici e le vibrazioni del telescopio) è particolarmente rassicurante vedere immediatamente il risultato della vostra foto. Se qualcosa è andato male, si può scattare di nuovo per correggere l’errore, invece di doversene semplicemente lamentare.
Un altro uso della Polaroid SX-70.

venerdì 24 settembre 2010

Mennella, Missili e Satelliti (1957)



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Dalla presentazione editoriale:

La preannunciata prima tappa dell'astronautica - il lancio di satelliti artificiali intorno alla Terra - è ormai un fatto compiuto: il 4 ottobre 1957 la «Luna rossa» prendeva a sfrecciare nel cielo segnando l'inizio di una nuova era.
Questa vittoria è il frutto di una tenace battaglia che dura da alcuni decenni e le cui alterne vicende, attraverso sogni ed effettive conquiste, delusioni e successi insperati, ripiegamenti e slanci generosi, hanno qualcosa di altamente significativo: la rievocazione dei suoi episodi più salienti, secondo il succedersi cronologico di eventi così decisivi, non può risultare meno avvincente di nessun'altra delle imprese più memorabili cui l'uomo si sia accinto. E la narrazione storica rappresenta la guida migliore per la comprensione dei ritrovati, delle scoperte, delle realizzazioni compiute per giungere a tanta mèta: razzi, missili e satelliti costituiscono una filiazione cui la tecnica è pervenuta attraverso una successione ininterrotta di tentativi coraggiosi che onorano la nostra epoca e che vengono descritti in questo libro in forma semplice e piana, con la finalità di rendere possibile a tutti la compartecipazione almeno intellettuale, per ora, agli utili di tali scoperte che sono patrimonio comune dell'intera umanità .

In sopraccoperta: L'orbita che presumibilmente percorrerà il satellite artificiale americano.

mercoledì 22 settembre 2010

Logitech Series 2 Mouse (1987)


Logitech Series 2 Mouse (1987)

Il 'vecchio' C7 della Logitech passa da seriale a PS/2, per connettersi a tutti i Personal System 2 di IBM e agli infiniti PC compatibili. Stesso design da mattoncino, la cosa meno ergonomica che abbia toccato mano d'uomo.


Il testo dice:
Who do you think of as the world's largest manufacturer of mice?
Wrong
It's not the name on the tip of your tongue.
But it's the name that soon will be: Logitech.
In our short history, we've manufactured over 750,000 mice. More than any other company in the world.
And we've supplied more mouse hardware, software and firmware to more major OEM's than anyone else.
And along the way, we've earned a reputation for our technological know-how in all facets of mouse production. That's because we design and manufacture our mice ourselves. We even publish our own software.
The result: A better, less expensive mouse. Which, when combined with our very affordable software, provides a complete solution for almost any graphics need.
But our achievements of the past are only a stepping stone for the future. Which is why we've designed the new LOGITECH Series 2 Mouse. It's 100% compatible with the latest IBM Personal System 2 And it plugs right into the mouse port, freeing the serial port for laser printers and other peripherals.
The LOGITECH Series 2 Mouse also offers superior hardware, and an ergonomic 2-button design which feels great to the hand. Plus it incorporates opto-mechanical technology, providing long-term reliability and excellent resolution.
And like all Logitech products, the new LOGITECH Series 2 Mouse is an excellent value for the dollar. Especially since it comes with our Plus Software, which makes our mouse even easier to use.
If you want more information about our products or the name of the dealer nearest you, call 800-231-7717 (800-552-8885 in California) or write: Logitech, Inc., 6505 Kaiser Drive, Fremont, CA 94555. In Europe, call 41-21-869-9656.
Now, once again, who do you think of as the world's largest manufacturer of mice? Right!
Cioè:
Chi pensate come il più grande produttore mondiale di mouse?
Sbagliato.
Non è il nome che avete sulla punta della lingua.
Ma è il nome che presto ci sarà: Logitech.
Nella nostra breve storia abbiamo prodotto più di 750.000 mouse. Più di qualsiasi altra azienda al mondo.
Ed abbiamo venduto più hardware, software e firmware a più grandi OEM di chiunque altro.
E nel frattempo ci siamo fatti una reputazione per il nostro know-how tecnologico in tutti i campi della produzione di mouse. Questo perché disegniamo e costruiamo noi stessi i nostri mouse. Vendiamo addirittura al pubblico il nostro software.
Il risultato: un mouse migliore e meno costoso. Il che, messo insieme al nostro software estremamente affidabile, fornisce una soluzione completa per quasi tutte le necessità nell’ambiente della grafica.
Ma i nostri risultati del passato sono solo un gradino per il futuro. E’ per questo che abbiamo disegnato il nuovo mouse LOGITECH Series 2. E’ compatibile al 100% con l’ultimo Personal System 2 di IBM. E si connette direttamente nella porta del mouse, liberando la porta seriale per le stampanti laser o per altre periferiche.
Il mouse LOGITECH Series 2 ha anche un hardware superiore e un design ergonomico a 2 bottoni che si adatta benissimo alla mano. Inoltre incorpora una tecnologia opto-meccanica che fornisce un’affidabilità a lungo termine e una eccellente risoluzione.
E come tutti i prodotti Logitech, il nuovo mouse LOGITECH Series 2 è un ottimo investimento in rapporto al suo costo. Soprattutto perché viene fornito del nostro software Plus, che rende il nostro mouse ancora più facile da usare.
Se volete maggiori informazioni sui nostri prodotti o il nome del nostro rivenditore più vicino…
E adesso, di nuovo, chi pensate come il più grande produttore mondiale di mouse? Esatto!

domenica 19 settembre 2010

Hewlett-Packard HP-35 (1972)



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Il testo dice:
Hewlett-Packard HP-35 does now what other pocket calculators will do some day.

The HP-35 does so much more than add, subtract, multiply, and divide. It handles logs, trig, roots, exponents and many other complex mathematical functions as well, at a single keystroke. Yet this cordless wonder fits snugly into the palm of your hand, and only weighs nine ounces.
For professional problem solvers, HP-35 soon becomes an indispensable companion.Working at electronic speeds.
Delivering results precisely to ten significant digits. Putting miraculous computing power always within easy reach, whenever and wherever it's needed.
A product of the Far West rather than the Far East, the HP-35 is the result of technical breakthroughs at Hewlett-Packard's advanced research and development laboratories in California. It is a small tribute to the ingenuity of the world's largest manufacturer of precision electronic instruments.
Discover now what the HP-35 can do for you, and for the problem solvers on your payroll. Write today for a copy of our in-depth Capability Report.
Cioè:
La Hewlett-Packard HP-35 fa adesso quello che altre calcolatrici tascabili faranno un giorno.

La HP-35 fa molto di più che addizionare, sottrarre, moltiplicare e dividere. Lavora con logaritmi, funzioni trigonometriche, radici, esponenti e anche con molte altre funzioni matematiche complesse, semplicemente usando un tasto. E questa meraviglia senza cavo si adatta comodamente al palmo della vostra mano e pesa solo quattrocento cinquanta grammi.
Per chi affronta problemi professionali, l’HP-35 diviene presto un compagno indispensabile. Che lavora a velocità elettronica.
Fornendo risultati precisi alla decima cifra significativa. Mettendo sempre a portata di mano una potenza di calcolo miracolosa, dove e quando ce n’è bisogno.
Prodotto del Far West piuttosto che del Lontano Oriente, l’HP-35 è il risultato delle scoperte tecniche dei laboratori di ricerca avanzata della Hewlett-Packard in California. E’ un piccolo tributo all'ingegnosità del più grande produttore mondiale di strumentazione elettronica di precisione.
Scopra adesso quello che l’HP-35 può fare per lei e per chi, nella sua azienda, è addetto alla soluzione dei problemi. Richieda oggi la nostra dettagliata informativa sulle sue potenzialità.


sabato 18 settembre 2010

Memorex Flexible Discs (1983)


Memorex Flexible Discs (1983)

Prendi 2, paghi 2!

E chissà cosa vuol dire il messaggio pubblicitario: "Flexible Discs per grandi e piccole esigenze per acquistare quanto basta e quando occorre."

venerdì 17 settembre 2010

Urania Millemondinverno (1975)



Dalla quarta di copertina:

« Di buon mattino, Stuart McConchie stava spazzando il marciapiede davanti al negozio della "Modern TV, Vendita e Riparazioni"... ». Così comincia il primo di questi romanzi. Il secondo si apre così: « La Packard gialla tossiva e ansimava arrampicandosi per le ripide colline della Virginia. Peggy Barton si girò e frugò dietro il sedile per prendere una lattina di birra. Il metallo della lattina scottava ». E il terzo così: « Victor Nielson uscì da una delle celle frigorifere del supermarket spingendo un carrello di patate novelle destinate al reparto frutta e verdura... ». Una caratteristica fondamentale della narrativa fantascientifica di Philip K. Dick è infatti di essere solidamente impiantata nella scena americana attuale, o dell'imminente futuro, a livello della vita più quotidiana e familiare. Ma l'altra e non meno fondamentale caratteristica di Dick è il crudo realismo col quale l'evento fantascientifico si inserisce nella vita di tutti i giorni: alterandola o stravolgendola, o schiacciandola sotto le più spettacolari catastrofi, ma sempre lasciando la netta, precisa, inquietante sensazione che quanto accade ai suoi personaggi potrà accadere - oggi o domani - a noi stessi.

giovedì 16 settembre 2010

BASF Qualimetric (1983)


BASF Qualimetric

Il testo dice:

Qualimetric tocco di perfezione
Affidabilità è sinonimo di garanzia. E garanzia significa redditività. Questi obiettivi si raggiungono solo con una tecnologia sempre più raffinata. I supporti magnetici BASF sono il risultato di un'estrema precisione tecnologica che si adegua ad ogni esigenza del vostro computer.
Perfezione = Marchio Qualimetric.

BASF Qualità su misura
Il supporto magnetico BASF è il risultato di ricerche approfondite ed accurati controlli. Know-how nella chimica e nella fisica, autonomia nell'elaborazione delle materie prime e nella miscelazione di ossidi, esperienza nella cooperazione media-sistema, stanno alla base della ineccepibile qualità BASF.

mercoledì 15 settembre 2010

martedì 14 settembre 2010

Miscela Agip (1958)



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lunedì 13 settembre 2010

MS Word (1986)


Microsoft Word (1986)

Microsoft Word, basta la parola.

mercoledì 8 settembre 2010

Scientific American (September 1975)



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Il numero monografico di Scientific American del Settembre 1975 sul Sistema Solare. In copertina, la Grande Macchia Rossa di Giove, immagine realizzata combinando due immagini televisive monocromatiche riprese dalla navicella americana Pioner 11.
Il numero della rivista è ovviamente gelosamente conservato nei miei scaffali.


The monografic issue of Scientific American, September 1975, on 'The solar system'. The cover image shows the Great Red Spot of Jupiter. The photograph was made by U.S. spacecraft Pioneer 11. It is a composition of two monochromatic television images.

In this issue:

THE SOLAR SYSTEM, by Carl Sagan
Presenting an issue about it after 18 years of the direct exploration of space.
THE ORIGIN AND EVOLUTION OF THE SOLAR SYSTEM, by A. G. W. Cameron
The sun and the planets condensed out of a thin disk of dust and gas.
THE SUN, by E. N. Parker
The central star of the solar system and its activity are still full of surprises.
MERCURY, by Bruce C. Murray
The innermost planet is like the earth on the inside and the moon on the outside.
VENUS, by Andrew and Louise Young
Its atmosphere traps sunlight to maintain a temperature of 900 degrees Fahrenheit.
THE EARTH, by Raymond Siever
Compared with the other planets, it is marked by restless activity (including life).
THE MOON, by John A. Wood
The earth's dead satellite records events early in the history of the solar system.
MARS, by James B. Pollack
Its extraordinary surface features testify to lively activity at an earlier epoch.
JUPITER, by John H. Wolfe
More massive than all the other planets put together, it is mainly liquid hydrogen.
THE OUTER PLANETS, by Donald M. Hunten
Saturn, Uranus and Neptune somewhat resemble Jupiter. Pluto is a small maverick.
THE SMALLER BODIES OF THE SOLAR SYSTEM, by William K. Hartmann
They range from tiny meteoroids to satellites larger than Mercury.
INTERPLANETARY PARTICLES AND FIELDS, by James A. Van Allen
The "solar wind" interacts intricately with the magnetic fields of the planets.

venerdì 3 settembre 2010

Windows 3.0 (1990)


MS Windows 3.0 (1990)

"Negli anni ’90 la gente userà i propri PC con programmi che avranno una struttura grafica.
E non c’è un modo di prepararsi che sia migliore di Windows 3.0"


Il testo dice:

The graphical user interface (GUI) environment on an MS-DOS" PC, and subsequent demise of the "C" prompt, is a reality today. Sure, you say.
Microsoft realizes you may have heard this one before. And we agree that you have every reason to be skeptical.
Well, all of this was before new Microsoft Windows version 3.0. A GUI environment that will forever transform the way you use your PC.
Now, before you wonder what to do with all of your existing DOS applications (to say nothing about your existing DOS experience), the Windows environment works within your MS-DOS system. This is not a traumatic thing.
As a matter of fact, once you see the environment created by Windows 3.0, you'll think quite the contrary.
The first time you see it, you wont believe it. Archaic characters, mundane instructions, and even entire command sequences, have been replaced by a program manager full of clear, friendly icons. You're immediately comfortable.
When you work on more than one thing at a time, you'll quickly reap the benefits. Because the program manager welcomes on-screen multitasking of large Windows applications. Of course, without ever visiting the "C" prompt.
Through something with the complicated name of Dynamic Data Exchange (DDE), you can simplify your life. For example, with DDE, you can change information in a Microsoft Excel spreadsheet, and have those changes automatically show up in a "linked" table in a word processing document. Or vice versa.
You can also easily access a network from within Windows. So, no matter how big the rivalry between research and accounting is on the softball field, everybody's on speaking terms in the office.
Even the setup program is graphical, only needing a few easy steps.
At this point, you probably think your machine will slow to a crawl the first time you try any of this.
We thought about that, too. So new Windows 3.0 breaks the 640K memory barrier that saddles other DOS programs. Giving you access to all the memory and power your 286 or 386 PC can muster
It all sounds incredible. Which it is. And, it's taking place in an intuitive, consistent graphical environment.
For more information or to learn about upgrading your current Windows version, call (800) 323-3577, Dept. L83.
Graphics-based software is how people will run their PCs in the 1990s.
And there's no better way to get yourself acquainted than Windows 3.0.


Cioè:

Dategli il bacio di addio.
Vi presentiamo il nuovo Windows 3.0

L’interfaccia grafica utente (GUI) su un PC MS-DOS e il conseguente abbandono del ‘prompt’ “C” oggi è una realtà. Come no, direte voi.
Microsoft sa che questa affermazione l’avete già sentita. E siamo d’accordo che abbiate tutte le ragioni per essere scettici.
Bene, tutto questo accadeva prima della nuova versione 3.0 di Microsoft Windows. Un ambiente GUI che trasformerà per sempre il modo in cui usate il vostro PC.
Così, prima che vi chiediate cosa farne di tutte le applicazioni DOS esistenti (per non parlare della vostra precedente esperienza nell’ambiente DOS), l’ambiente Windows lavora all’interno del vostro sistema MS-DOS.
Come dato di fatto, una volta che avrete visto l’ambiente creato da Windows 3.0 penserete esattamente l’opposto.
La prima volta che lo vedrete, non ci crederete. Caratteri arcaici, espressioni comuni, persino intere sequenze di comandi sono state sostituite da un ‘program manager’ ricco di icone chiare e amichevoli. Vi metterete subito a vostro agio.
Quando lavorerete a più di una cosa per volta ne apprezzerete rapidamente i vantaggi. Perché per il ‘program manager’ sono benvenute le complesse applicazioni video ‘multitasking’ di Windows. Ovviamente, senza dover mai rivedere il prompt ‘C’.
Tramite un qualcosa, dal complicato nome di “Dynamic Data Exchange” (DDE), vi semplificherete la vita. Per esempio, con il DDE potrete cambiare le informazioni su un foglio elettronico di Microsoft Excel e fare in modo che i cambiamenti siano visualizzati in tabelle ‘collegate’ all’interno di un documento dell’elaboratore di testi. Oppure viceversa.
Dall’interno di Windows potrete anche accedere ad una rete così che, per quanto possa essere grande la rivalità nel campo del softball tra la ricerca e la contabilità, tutti nell’ufficio comunicano.
Anche il programma di ‘setup’ è grafico e richiede solo pochi, semplici passaggi.
A questo punto probabilmente penserete che la vostra macchina si impantanerà la prima volta che proverete a fare una delle cose dette.
Abbiamo pensato anche a questo. E così il nuovo Windows 3.0 rompe la barriera dei 640K che imbrigliano altri programmi DOS. Dandovi l’accesso a tutta la memoria e la potenza che il vostro 286 o 386 hanno a disposizione.
Tutto questo sembra incredibile. E lo è. E si svolge in un ambiente grafico intuitivo e coerente.
Per maggiori informazioni o per sapere come aggiornare la vostra attuale versione di Windows, chiamate: (800) 323-3577, Dept. L83.
Negli anni ’90 la gente userà i propri PC con programmi che avranno una struttura grafica.
E non c’è modo migliore di prepararsi che sia migliore di Windows 3.0

venerdì 27 agosto 2010

D. Morris, La scimmia nuda (1968)



Anche questo era '68.

Copertina del pittore  Eugenio Carmi.

Dalla quarta di copertina:

"Desmond Morris è uno zoologo che ha studiato a lungo le scimmie. In questo libro si è messo a studiare l'uomo. Ma lo ha studiato in quanto scimmia, e cioè come l'unico, tra le centonovantadue specie di scimmie, con coda e senza coda, ad essere sprovvisto di peli.

Se la differenza si fermasse qui, forse il libro non avrebbe avuto ragioni di nascere. E se l'uomo non avesse nulla a che vedere con le scimmie, non c'era motivo che uno zoologo gli dedicasse un libro così divertente, provocatorio, sconvolgente e al tempo stesso così scientificamente attendibile come questo.

Il fatto è che l'uomo è quello che è proprio perché rappresenta una scimmia in crisi. Ha abbandonato le foreste, la vita nomade e la dieta vegetariana per adattarsi alle pianure, alla dieta carnivora e alla scelta di territori stabili. Ma non ha scelto una strada per imboccare l'altra, ha cercato invece di mantenersi in bilico tra esigenze diverse, ha tenuto il piede in due scarpe, dando inizio a una avventura zoologica inverosimile.

Per quanto cerchi di ignorare l'eredità genetica del suo passato evolutivo, l'uomo rimane essenzialmente un primate, nonostante la sua erudizione e le sue aspirazioni. Nella vita sessuale o sociale, nell'aggressività e negli affetti, nelle abitudini alimentari e nelle credenze religiose, egli segue ancora le fondamentali manifestazioni di comportamento fissate dai suoi antenati scimmioni cacciatori. Dopo aver finito il libro dei Dottor Morris, i lettori non proveranno più le stesse sensazioni riguardo a se stessi o a coloro che li circondano. La gamma intera delle attività, dei gesti e delle emozioni umane verrà vista in una luce piuttosto imbarazzante.

Nel compilare questa affascinante opera, Desmond Morris ha consultato le massime autorità in molti campi, e ha attinto dalle proprie ricerche sul comportamento animale. La sua insistenza sul fatto che l'uomo dovrebbe riconoscere e cercare di capire le forze biologiche che modellano la sua vita, forse metterà in agitazione quegli studiosi di sociologia che per tanto tempo si sono concentrati sulla variabilità dei comportamento umano. Un chiaro esame di quest'opera, che solleverà controversie tra antropologi e psicologi, stimolerà e incanterà il lettore comune, offrendogli nuovi spunti di auto-critica e una nuova visione circa le motivazioni di quei primati che sono i suoi simili."

martedì 17 agosto 2010

Polaroid PalettePlus (1987)



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"Una presentazione senza PowerPoint? E cosa c'entra la macchina fotografica con le slide?" diranno subito i miei giovani lettori.

La Polaroid Palette era un apparecchio molto costoso e delicato, che recentemente ho visto, in una struttura ospedaliera, abbandonato per terra a prender polvere. Probabilmente nessuno sa neppure più di che cosa si tratti...


Il testo dice:

Polaroid introduces an instant, high resolution PC presentation system for under $3,000.
Now you can get professional, full frame 35mm slides right off your PC. And you can do it all in house, in color and in minutes.
As its name suggests, PalettePlus allows you to “paint” your slides any color you want for emphasis or impact. And you can preview the image in full color right on your PC screen before making the finished slide.
The PalettePlus system includes a high resolution computer image recorder, Polaroid 35mm Instant Slide System and print film camera - everything you need to make instant 35mm slides, prints and overheads right at your desk.
With new PalettePlus, you can now get the high resolution, without the high price. PC Magazine named it Editors’ Choice saying, “PalettePlus rates as the most useful, affordable,and versatile.. .” film recording device on the market.
The entire PalettePlus system costs only $2,999 and you can make brilliant slides with it for as little as 60 cent apiece.
And PalettePlus comes with a 21-day satisfaction guarantee.
Cioè:
Polaroid annuncia un sistema di presentazione tramite PC, istantaneo e ad alta risoluzione, per meno di 3.000 $.
Adesso potete avere delle diapositive 35mm a tutto campo direttamente dal vostro PC. E potete fare tutto il lavoro da voi, a colori e in pochi minuti.
Come suggerisce il suo nome, PalettePlus permette di “dipingere” le vostre diapositive con qualsiasi colore vogliate per enfatizzarle o renderle d’impatto. E potete vedere l’anteprima dell’immagine sullo schermo del vostro PC prima di realizzare la versione definitiva.
Il sistema PalettePlus è costituito da un registratore ad alta risoluzione dell’immagine del computer, dal Sistema Diapositiva Istantanea e dalla fotocamera per la pellicola – tutto quello di cui avete bisogno per fare diapositive a 35mm istantanee, stampe e proiezioni direttamente alla vostra scrivania. Con la nuova PalettePlus avete a disposizione l’alta definizione senza gli alti prezzi. PC Magazine l’ha designata “Scelta dall’Editore” dicendo che “Palette Plus si deve considerare come il più utile, affidabile e versatile...” dispositivo di registrazione su pellicola che ci sia sul mercato.
Il sistema Palette Plus completo costa solo $2,999 e potete realizzare splendide diapositive ad appena 60 cent. l’una.
E PalettePlus viene offerta con la garanzia soddisfatti o rimborsati di 21 giorni.



lunedì 16 agosto 2010

Fiat 126 (1974)


Fiat 126 (1974)

Un'altra FIAT...


domenica 15 agosto 2010

E. Snow, L'altra faccia del Fiume (1966)


E. Snow, L'altra riva del fiume (1966)

Edgar Snow ha seguito da vicino l'evolversi della rivoluzione; i suoi libri, nati da lunghi periodi di permanenza in Cina, sono stati molto popolari.

Nella copertina e nel retro, due foto di Mao, nel 1936 e nel 1966, scattate da Snow stesso.

E. Snow, L'altra riva del fiume (1966)

sabato 14 agosto 2010

Fiat Nuova 127 (1977)



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Il testo dice:
La 127 ha segnato una tappa importante nella stona dell'automobile. Quando uscì divenne subito un modello guida per tante altre vetture della sua categoria.
La nuova Fiat 127 si ripropone come capostipite della seconda generazione ancora più 127 di prima.
Nuova come gamma: due motori (900 e 1050 cmc), tre allestimenti ("L" "C" e "CL"), a due e tre porte.
Nuova nella linea e nella funzionalità: maggior vetratura e visibilità posteriore, più ampio e facile accesso al vano bagagli.
Nuova nel confort: interni rinnovati con sedili più avvolgenti e imbottiti, rivestimento totale in moquette sulla "CL", più silenziosa.
Nuova nell'affidabilità: sedi valvole rivestite di stellite, frizione maggiorata, cambio più robusto e preciso, paraurti in resina elastica sulla "C" e "CL", maggiore protezione antiruggine.
Nuova nell'economicità d'esercizio: anche 20 km con un litro la 900 cmc.

giovedì 12 agosto 2010

Innocenti Mini (1972)



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Lo confesso, io ero uno dei Mini. E con un 'look' molto simile al giovanotto della pubblicità, solo che i capelli erano un po' più lunghi...
Come dice il testo, la tenuta di strada era leggendaria, ma quanto ai freni... Ho avuto sempre un sacco di problemi!


Il testo dice:

Tu non sopporti di essere confuso con gli altri?
La Mini è come te: ha una personalità ben spiccata, una "fisionomia" tutta sua, diversa da tutte le altre.
Tu sei uno che brucia le tappe, ma ha sempre i piedi ben posati per terra?
La Mini è come te: ha un motore robusto e generoso, elastico, scattante, ma ha anche una frenata e una tenuta di strada che sono ormai leggendarie.
Tu sei uno che ama vivere con tutte le comodità, ma senza ostentazione?
La Mini è come te: piccola fuori, ma dentro spaziosa, raffinata, accogliente.
Tu sei un tipo che si trova a suo agio in qualsiasi situazione?
La Mini è come te: sta bene in città come in autostrada, davanti alla Scala come al campo di golf. La Mini è irripetibile. Proprio come te.

Mini 1000 - Mini 1001 - Mini Matic - Mini T - Mini Cooper 1300
5 modi per essere Mini


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