Vergogna Ipernity / Shame on you, Ipernity

Quando iniziai questo blog decisi di utilizzare Ipernity come servizio di hosting per le immagini: l'interfaccia era gradevole, il servizio gratuito e chiunque poteva scaricare le immagini nel formato che più gli piaceva. Nell'aprile del 2013 le condizioni di servizio sono cambiate all'improvviso e senza preavviso: nessuno può più scaricare immagini gratuitamente, neppure io. Il mio lavoro di anni è rimasto in possesso di Ipernity e le mie immagini sono ostaggio del loro sito: o pago o non posso né riprendermele né consentire ai visitatori di queste pagine di scaricarle. Sto, faticosamente, recuperando i file da fortunosi backup, facendo di nuovo le scansioni mancanti e sostituendo le immagini sui post; piano, piano tutto sarà sul mio Google Drive e di nuovo liberamente scaricabile.
Meditate, gente.



domenica 5 maggio 2013

PC Olivetti (1986)




M19. La perfetta mossa d'apertura nel mondo dell'informatica. Nato per essere una workstation a basso costo per le scuole e le grandi organizzazioni, l'M19 è talmente flessibile da poter operare in rete e on line, come workstation intelligente. Facile da usare e capire, compatto, ergonomico oome tutti i PC Olivetti, l'M19 puo usare una vasta gamma di pacchetti software degli standard di mercato. E Ia sua gamma di configurazioni lo rende la risposta ideale a molte necessità individuali. 
M24. La scelta professionale. L'M24 si è rapidamente dimostrato il vero vincitore nel suo settore. Offre una perfetta compatibilità con gli standard di mercato e dispone di performance di base, tutte di elevato livello. In particolare l'alta velocità di elaborazione, il controllo del display grafico, I'alta risoluzione dello schermo e la piena collegabilità con i sistemi di elaborazione.
M24SP. La risposta più avanzata. Con una capacità di memoria pari a quella dell’M24HD ma una velocità di elaborazione dati ancora superiore, l’M24SP, oltre a rappresentare la soluzione ottimale alle problematiche aziendali, costituisce la base di terminali specializzati per i settori bancario, industriale e commerciale.
M28. Per un Personal Computing ad alto livello. L'M28 è il pezzo più potente della gamma Olivetti. Può essere usato in applicazioni multi-utente impiegando i sistemi operativi degli standard di mercato e dispone di una biblioteca software praticamente illimitata. L'alta velocità di elaborazione dati, l'immensa capacità di memoria e la grafica perfetta, fanno dell'M28 la risposta migliore per un Personal Computing ad alto livello. 

Per entrare nel merito tecnico:

L'M19 era dotato di processore Intel 8088 a 4,77 MHz, due drive floppy disk da 360KB, porta seriale RS-232 e parallela tipo Centronics, monitor a fosfori verdi, da 256 a 640 KB di memoria RAM e tre slot di espansione ISA.

L'M24 era dotato di processore Intel 8086 a 8 MHz, un bus a 16 bit, scheda grafica CGA, due unità floppy da 5,25", 360 kB single sided ed una memoria RAM di base di 128 kB espandibili a 640 kB, 7 slot di espansine.

L'M24 SP era basato sull'M24, con un processore Intel 8086 a 10 MHz, da 512 a 640 KB di memoria RAM e hard disk da 20 MB.

L'M28  aveva un processore Intel 80286 a 16 MHz , da 512 kB a 1 MB di memoria RAM, un controller video VGA e dischi fissi da 20, 40 e 70 MB.


Per una panoramica dei pc Olivetti: Museo Olivetti.

2 commenti:

  1. Possiedo un Olivetti M19. Grande macchina per l'epoca e per il paese in cui viviamo, purtroppo non molto espandibile. Infatti era dotata di un solo slot ISA standard sul lato sinistro del computer, mentre gli altri slot interni erano di formato proprietario e per lo più ne veniva usato solo uno e per collegare la scheda di espansione per l'hard disk (da inserire al posto di uno dei due floppy disk da 5.25''). Per utilizzare lo slot ISA "esterno" sul lato era necessario comprare uno scatolino, denominato da Olivetti "I/O box", che alloggiava la scheda d'espansione. In realtà si poteva anche fare a meno dello scatolino e collegare la scheda e basta, ma poi questa sarebbe rimasta "lasca" e con la possibilità di rompere il connettore, dato che non c'era modo di agganciarla al cabinet del computer senza l'I/O box. Dentro a suddetto scatolino poteva trovar posto solo una scheda alla volta (e del resto veniva fornito solo un singolo slot ISA), e tutto lo spazio superiore, vuoto, era pensato per ospitare l'alimentatore del PC. Infatti l'M19 non era fornito di alimentatore proprio: nella sua versione base, senza scheda grafica a colori, era il monitor a fosfori verdi ad alimentarlo con un cavo in uscita. L'I/O box era quindi pensato per fornire un alimentatore esterno ed una scheda grafica CGA, ma Olivetti produsse anche I/O box vuoti per chiunque volesse collegare altri tipi di schede ISA all'M19 (come schede Ethernet, schede audio, ecc...). Ovviamente collegando una scheda di altro tipo con l'I/O box si occupava lo slot per la scheda grafica, quindi non era possibile utilizzare più schede di espansione alla volta, come invece su M24 ed M28. Insomma, un computer piuttosto limitato in espandibilità. Olivetti avrebbe potuto aggirare il problema inserendo una scheda CGA integrata nella motherboard, ma M19 era pensato più come terminale (quindi per un'utenza professionale) che come PC da casa (cosa che in realtà divenne, in virtù della sua economicità, specialmente quando gli uffici cominciarono a cambiare i computer con altri più potenti, immettendo nel mercato dell'usato molti M19).

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    1. L'M19 aveva una bel design, lo ricordo bene. Veniva però considerato un 'giocattolo', non una macchina professionale, almeno nella Concessionaria Olivetti dove lavoravo; io ho ancora funzionante (almeno sino a una decina di mesi fa...) un M280 con video monocromatico, scheda EGA e HD da 20 Mb (con Stacker installato, però).
      L'Olivetti aveva cominciato a fare cose interessanti ed era in ottima posizione sul mercato italiano (finiti di smerciare quegli incredibili 'cassoni' dell'M20), poi però...

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