Commodore Amiga (1986)

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Commodore Amiga.
Astounding beyond any stretch of the imagination.

Get your hands on the mouse of a new Commodore Amiga and you’ll find a machine with such astounding potential you’ll have to pinch yourself to check you’re not dreaming.
Take your business presentations or training programmes for example. Amiga’s amazing graphics capabilities will leave you pie eyed. Facts and figures in full colour as clear, dynamic 3D histograms, charts and diagrams.
Amiga will even speak for itself — literally — with text-to-speech synthesis and full stereo output.
The advanced Amiga DOS Operating System offers true multi-tasking with multi-windowing— in short wickedly fast word processing, spreadsheet, database and printing functions — even CAD and Viewdata.
And picture this: with the aid of a video camera and some inexpensive ‘Digiview’ hardware, full colour images can be digitised, filed, captioned and manipulated.
Of course we still have our sceptics.
But then so did Leonardo da Vinci.

Cioè:

Commodore Amiga.
Incredibile oltre qualsiasi sforzo d'immaginazione.

Mettete le mani sul mouse di un nuovo Commodore Amiga e troverete una macchina con tale stupefacente potenziale che dovrete pizzicarvi per controllare non state sognando.
Prendete le vostre presentazioni aziendali o i programmi di formazione, per esempio. Le incredibili capacità grafiche di Amiga vi lasceranno con gli occhi a palla. Fatti e cifre in pieno colore chiaro, come istogrammi 3D dinamici, grafici e diagrammi.
Amiga parlerà anche - letteralmente - con la sintesi vocale testo-voce e con audio completamente stereo .
Il sistema operativo avanzato DOS di Amiga offre un vero multi-tasking con multi-windowing — in breve le funzioni di elaborazione testi, fogli di calcolo, database e stampa perfidamente veloci — e persino CAD e Viewdata.
E immaginate questo: con l'ausilio di una videocamera e un po' di economico hardware 'Digiview', le immagini a colori possono essere digitalizzate, archiviate, annotate e manipolate.
Naturalmente abbiamo ancora i nostri scettici.
Ma così succedeva a Leonardo da Vinci.