Vergogna Ipernity / Shame on you, Ipernity
Quando iniziai questo blog decisi di utilizzare Ipernity come servizio di hosting per le immagini: l'interfaccia era gradevole, il servizio gratuito e chiunque poteva scaricare le immagini nel formato che più gli piaceva. Nell'aprile del 2013 le condizioni di servizio sono cambiate all'improvviso e senza preavviso: nessuno può più scaricare immagini gratuitamente, neppure io. Il mio lavoro di anni è rimasto in possesso di Ipernity e le mie immagini sono ostaggio del loro sito: o pago o non posso né riprendermele né consentire ai visitatori di queste pagine di scaricarle. Sto, faticosamente, recuperando i file da fortunosi backup, facendo di nuovo le scansioni mancanti e sostituendo le immagini sui post; piano, piano tutto sarà sul mio Google Drive e di nuovo liberamente scaricabile.
Meditate, gente.
Meditate, gente.
lunedì 29 aprile 2013
sabato 20 aprile 2013
Ipernity, really a nice service!
Tutte le immagini pubblicate su questo blog erano ospitate gratuitamente sul sito di Ipernity.
Questo mi ha consentito di scannerizzare le pagine ad una definizione abbastanza alta (300 dpi) e, al clic, di far spostare i visitatori nella pagina del provider da cui potevano scaricare le immagini nella dimensione preferita, anche quella originale.
Da qualche giorno però, e senza darne preventivamente avvertimento, Ipernity ha cambiato le sue policy: non solo nessuno potrà scaricare più niente ma le mie stesse immagini, caricate in un paziente lavoro di diversi anni, non sono più accessibili neppure a me, in nessuna forma o dimensione, a meno che io non paghi una quota di sottoscrizione.
La cifra richiesta, ancorché modesta, consente ai gestori di fare un'operazione che chiamare ricatto non è improprio.
Le MIE foto sono sul loro sito, possono servire da richiamo per la community che (fino ad ora) girava intorno a Ipernity, ma io non le posso riprendere, scaricandole, a meno che non paghi una taglia.
E questo è, non ci sono scuse, un comportamento assolutamente disonesto.
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Cercherò di rimediare, in tempi rapidi e sperando di trovare qualche backup, perché una seconda regola che l'host sta per attuare è quella di rendere visibili SOLO le ultime 200 immagini caricate. [Aggiornamento: questa nuova regola è in vigore dal 3 Giugno 2014]
-
Spero che qualche hacker possa vendicare il sottoscritto e quanti sono stati messi in questa vergognosa situazione.
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All the images published on this blog were hosted for free on the Ipernity site.
This allowed me to scan my pics to a fairly high definition (300dpi) and, with a click, to move visitors to the page of the provider from which they could download the image in the preferred size, even the original one.
A few days ago, and without giving me prior warning, Ipernity has changed its policies: nobody can download anything from their site and my own images, loaded in a patient work of several years, are no longer accessible even to me, in any shape or size, unless I pay a subscription fee.
The amount requested, even if modest, allows an operation that is not improper to call blackmail.
My photos are on their website, can serve as a resource to the community that (until now) revolved around Ipernity, but I can not download them, unless I pay a ransom.
And this is an absolutely dishonest behavior, no excuses.
-
I'll try to fix it quickly, hoping to find some backup, because a second rule that the Host is going to implement is to make visible ONLY the latest 200 uploaded images.
-
I hope that some hacker will avenge me and those who are in this shameful situation.
Questo mi ha consentito di scannerizzare le pagine ad una definizione abbastanza alta (300 dpi) e, al clic, di far spostare i visitatori nella pagina del provider da cui potevano scaricare le immagini nella dimensione preferita, anche quella originale.
Da qualche giorno però, e senza darne preventivamente avvertimento, Ipernity ha cambiato le sue policy: non solo nessuno potrà scaricare più niente ma le mie stesse immagini, caricate in un paziente lavoro di diversi anni, non sono più accessibili neppure a me, in nessuna forma o dimensione, a meno che io non paghi una quota di sottoscrizione.
La cifra richiesta, ancorché modesta, consente ai gestori di fare un'operazione che chiamare ricatto non è improprio.
Le MIE foto sono sul loro sito, possono servire da richiamo per la community che (fino ad ora) girava intorno a Ipernity, ma io non le posso riprendere, scaricandole, a meno che non paghi una taglia.
E questo è, non ci sono scuse, un comportamento assolutamente disonesto.
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Cercherò di rimediare, in tempi rapidi e sperando di trovare qualche backup, perché una seconda regola che l'host sta per attuare è quella di rendere visibili SOLO le ultime 200 immagini caricate. [Aggiornamento: questa nuova regola è in vigore dal 3 Giugno 2014]
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Spero che qualche hacker possa vendicare il sottoscritto e quanti sono stati messi in questa vergognosa situazione.
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All the images published on this blog were hosted for free on the Ipernity site.
This allowed me to scan my pics to a fairly high definition (300dpi) and, with a click, to move visitors to the page of the provider from which they could download the image in the preferred size, even the original one.
A few days ago, and without giving me prior warning, Ipernity has changed its policies: nobody can download anything from their site and my own images, loaded in a patient work of several years, are no longer accessible even to me, in any shape or size, unless I pay a subscription fee.
The amount requested, even if modest, allows an operation that is not improper to call blackmail.
My photos are on their website, can serve as a resource to the community that (until now) revolved around Ipernity, but I can not download them, unless I pay a ransom.
And this is an absolutely dishonest behavior, no excuses.
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I'll try to fix it quickly, hoping to find some backup, because a second rule that the Host is going to implement is to make visible ONLY the latest 200 uploaded images.
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I hope that some hacker will avenge me and those who are in this shameful situation.
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venerdì 12 aprile 2013
Polaroid SX-70 (1976)
"When every job you do falls flat, you need all the documentation you can get."
"Quando ogni lavoro che fai cade lungo disteso, hai bisogno di tutta la documentazione che puoi mettere insieme", diceva John D. Loizeaux, famoso esperto americano in demolizioni che per primo, usando con precisione micro cariche esplosive, riuscì a far collassare interi palazzi senza causare danni agli edifici vicini.
The president of Controlled Demolition, Inc. thinks the SX-70 is a dynamite camera.
And he’s an expert.
He uses precisely applied explosives to reduce huge edifices to neat piles of rubble. Without so much as jarring neighboring structures.
And he uses the SX-70 Land camera to photograph every aspect of the work. For his own records. And to help sell his services to potential customers.
Why the SX-70?
It’s simple:
With this one camera, he gets instant aerial photos of prospective demolition sites (for planning purposes ). And close-ups from 10.4 inches of dynamite placement locations (to help him brief his crew).
He also gets sequential photos at 1.5-second intervals of the demolition in progress (for publicity purposes).
The pictures are virtually grainless. So he can analyze the smallest details under a magnifying lens.
And he gets all these pictures, on the spot, at the push of a button. Without worrying about light conditions. Or shutter speeds. Or development timing.
Some business people used to think that photography was a complicated way to make records.
But the SX-70 has exploded that theory.
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